Valori: La microfinanza alla prova della crisi
https://valori.it/disuguaglianze-microfinanza-pandemia/
Pandemia, povertà, disuguaglianze. La microfinanza alla prova della crisi
La pandemia ha avuto un impatto anche sul mondo della microfinanza, che si è però dimostrata resiliente e capace di sostenere la ripresaRedazione (Valori)
Un ricordo di Valerio Evangelisti, scittore e compagno...
https://www.osservatoriorepressione.info/ciao-valerio/
Ciao Valerio
È morto a Bologna Valerio Evangelisti, uno degli scrittori italiani più dirompenti degli ultimi decenni. Valerio Evangelisti ha sempre unito l’impegno intellettuale con la passione politica.Osservatorio Repressione
Tommie Smith hat dies geteilt
Alternative libere per organizzazioni complesse (segue da Telegram)
Le alternative libere ai sistemi proprietari possono creare problemi all'efficacia delle organizzazioni? La necessaria curva di apprendimento costituisce uno spreco di tempo? C'è un prezzo da pagare in termini di efficienza, per raggiungere l'autonomia tecnologica che solo le soluzioni libere possono consentire?
(discussione che continua da qui: https://t.me/PrivacyBeneComune/2740)
(discussione che continua da qui: https://t.me/PrivacyBeneComune/2740)
Tommie Smith mag das.
Tommie Smith hat dies geteilt.
chobeat
Als Antwort auf Informapirata • • •Tuttavia una regola spannometrica è che più un'organizzazione è giovane più ha necessità di evolvere rapidamente i propri processi e strumenti perché deve ancora capire qual è il fit giusto. In questa fase, spendere troppe risorse su uno strumento non adatto o non affidabile può essere particolarmente critico e avere costi elevanti. Questo è un problema nella scelta di qualsiasi software ma chiaramente un software libero il cui supporto costa troppo, che ha feature importanti non documentate o banalmente che richiede tanto tempo per essere installato e integrato con altri sistemi presenta problematiche specifiche. Poi ovviamente c'è la barriera iniziale di tirare su un server e trovare un sistemista affidabile, che non è per nulla banale.
Al crescere e allo stabilizzarsi dell'organizzazione e dei processi possono liberarsi più risorse per adottare strumenti liberi MA transizionare a nuovi strumenti è più complicato appunto perché i processi hanno iniziato a sedimentarsi e lo strumento deve essere fit rispetto ai processi. In più questi costi devono essere giustificabili di fronte all'organizzazione o la scelta non verrà compiuta: in alcuni casi ci può essere una leva politica e ideologica, ma chiaramente questo approccio non si generalizza. Se la scelta non conviene in termini di efficienza dell'organizzazione perché lo strumento è acerbo o malfatto, deve convenire in termini di costi. Questo talvolta è vero, talvolta no. L'ultima opzione è che convenga in una dimensione strategica: usare software proprietario crea minacce esistenziali all'organizzazione. Banalmente uno scenario del tipo: "mi bannano da facebook e perdo tutta la mia clientela, quindi ripiego su una mailing list o un CRM di qualche tipo per consolidare la mia user base sotto il mio controllo". Però anche qui, non tutte le organizzazioni sono capaci di ragionare su questi "cigni neri" e non lo si può dare per scontato.
La risoluzione del problema può essere esclusivamente soggettiva e tattica: per ogni organizzazione e per ogni strumento libero bisogna valutare se e quando introdurlo per rimpiazzare strumenti proprietari più efficaci, perché il massimalismo o ammazza l'organizzazione o la allontana, senza portare alcun cambiamento concreto.
Informa Pirata mag das.
Informapirata
Als Antwort auf chobeat • • •Qualsiasi organizzazione che abbia finalità di natura politica no allineate agli interessi dei #GAFAM, se usa gli strumenti dei GAFAM diventa uno strumento dei GAFAM.
@chobeat portava il controesempio del sindacato interno a #Google che usa strumenti di Google, di fatto confermando la mia tesi.
Infatti Google sta usando il sindacato per
identificare per tempo gli impiegati che vi si avvicinano
presentarsi in un’Europa che lo guarda con meritato sospetto come rispettoso della #privacy “vedete? non blocchiamo nemmeno i sindacati al nostro interno!”
Di fatto il risultato netto è che il sindacato dentro Google diventa uno strumento di controllo interno e di propaganda esterna di Google stessa, serve i suoi scopi, non quelli dei lavoratori.
Naturalmente i membri di questo sindacato sono troppo consapevoli per non saperlo, ma si illudono (forse) di poter domare il mostro.
Di fatto, sacrificano l’autonomia di lungo periodo dei lavoratori di Google per ottenere visibilità e credibilità interna ed esterna.
Chiunque sappia come è stata licenziata Margaret Mitchell da Google (e questi sindacalisti lo sanno) sa che non può usare strumenti di Google per svolgere attività in contrasto con gli interessi di Google.
La stessa cosa avviene in Amazon, in Facebook etc…
(vedi questo recentissimo leak che riguarda i lavoratori di #amazon https://theintercept.com/2022/04/04/amazon-union-living-wage-restrooms-chat-app/ )
Ogni volta che un partito, un sindacato, un gruppo di attivisti usa strumenti #GAFAM tradisce istantaneamente la fiducia di chi vi si avvicina, cedendo i loro dati e i loro interessi politici, il loro attivismo a queste aziende.
Aziende che sono politicamente MOLTO orientate.
E si vincola a loro, come Chobeat stesso descrive.
Questo approccio ha senso se l’obbiettivo non è vincere una guerra, ma metter su un battaglione che fa un passo avanti e viene portato quattro o cinque indietro.
Insomma, se l’obbiettivo è fare attivismo fine a sé stesso, senza voler veramente raggiungere gli obbiettivi che si dichiara, l’uso di strumenti dei GAFAM è ottimo: ti toglie dai piedi tutta una serie di attività noiose e ti garantisce di poter continuare a combattere le stesse battaglie per anni, senza alcun rischio di vincere.
Informapirata
Als Antwort auf Informapirata • • •- la scuola e l'accademia per esempio dovrebbero sempre impiegare alternative libere, dal momento che le istituzioni educative, in quanto produttori di conoscenza, utilizzano questa tecnologia per far transitare la maggior parte della loro conoscenza, con il rischio di devolverla in toto a chi potrebbe decidere di toglierla loro da un momento all'altro
- le organizzazioni che si trovano in una condizione di concorrenza con i GAFAM: newco tecnologiche innovative per il rischio di essere anticipare; aziende tecnologiche aperte a mercati di paesi ostili agli USA; testate giornalistiche di inchiesta; editori tanto preoccupati dalla pirateria ma insensibili al fatto che i propri contenuti transitino presso i server USA.
Il punto di vista di @shamar@qoto.org invece, pur essendo condivisibile sotto alcuni punti di vista: è infatti vero che non è pensabile combattere il dominio dei GAFAM usando gli strumenti dei GAFAM; ma combattere il dominio dei GAFAM non può essere l'attività prevalente di nessun cittadino!
Inoltre questo approccio è estremamente pericoloso sul piano pratico: porta le persone a isolarsi dai GAFAM (e, perciò, dal mondo) e di fatto a conoscere approssimativamente e in maniera non diretta i problemi e le criticità che essi provocano: una sorta di auto castrazione delle risorse intellettualmente e ideologicamente più fertili che non può che tornare utile agli stessi GAFAM.
Abbiamo vissuto una situazione simile con la prevalenza dell'obiezione di coscienza sul movimento pacifista: se questa prevalenza ideologica non avesse avuto la meglio sui movimenti di promozione della pace e del disarmo, oggi avremmo avuto più pacifisti tra i militari, tra gli analisti strategici, tra i dipendenti e i dirigenti delle aziende della difesa; e avremmo pacifisti molto più addestrati nelle tecniche di difesa, di elusione e di guerriglia. Come in effetti avveniva diversi anni fa. Ma così non è andata e la radicalizzazione ha reso irrilevante il movimento pacifista e ha contribuito a caratterizzare in un certo modo quelle realtà.
E se oggi abbiamo fautori del pacifismo in quelle realtà lo si è dovuto al fatto che a sopravvivere è stato fortunatamente e fortunosamente proprio il pacifismo cattolico che, rispetto a quello laico, è stato meno soggetto a spinte radicali.
Shamar
Als Antwort auf Informapirata • • •Gli individui possono anche scegliere di mettersi in casa Alexa o di usare GMail, sebbene, così facendo, estendono enormemente il potere dei GAFAM e ottengono effetti collaterali che potrebbero non gradire come:
- ridurre la propria libertà ed autonomia decisionale (in modo del tutto inconsapevole!)
- ridurre la libertà e l'autonomia decisionale di tutti coloro che si comportano come loro a fronte di un determinato stimolo
- incrementare la domanda e dunque i prezzi dei prodotti che interessano loro ottenendo una inflazione personalizzata
Ma le organizzazioni ed in particolare le organizzazioni con finalità politiche (nel senso più alto e nobile del termine) possono usare gli strumenti dei GAFAM solo se le loro finalità non collidono con quelle dei GAFAM stessi.Perché se lo fanno, forniscono ai GAFAM gli strumenti per manipolare loro e chi si avvicina a loro.
Crederanno certamente di essere molto efficaci, ma saranno neutralizzate o strumentalizzate grazie ai dati sui propri simpatizzanti o sui propri aderenti e che consegnano spontaneamente.
In altri termini, per usare le parole di @chobeat@lemmy.ml, usare i GAFAM determina sempre "minacce esistenziali" alle organizzazioni di natura politica a meno che il loro scopo non sia, effettivamente, supportare la diffusione della sorveglianza di massa.
La minaccia esistenziale in questione non è la distruzione della organizzazione in sé ma la sua sterilizzazione, la sua neutralizzazione: la si usa per attrarre quelle persone che potrebbero magari essere politicamente efficaci ma le si neutralizza nel loro complesso. Oppure le si strumentalizza per i propri fini.
L'unica eccezione è costituita paradossalmente proprio da quelle organizzazioni la cui finalità politica è combattere il predominio dei GAFAM e che, per essere efficaci, devono effettivamente entrare nelle piattaforme stesse. Tuttavia in tal caso, l'uso di queste piattaforme sarà molto diverso da quello effettuato dagli altri utenti privati o professionali. Un esempio di questo approccio è https://tracking.exposed
Ma chi usa le piattaforme di sorveglianza per qualsiasi finalità politica viene sterilizzato.
Dunque l'attivismo dipendente dalle piattaforme GAFAM non è solo futile, ma proprio dannoso per la società tutta.
Detto questo, come ha ampiamente dimostrato a suo tempo (ad esempio) il Partito Pirata, questo sterile attivismo può essere proprio un obbiettivo programmatico, finalizzato ad ottenere visibilità senza cambiare nulla e senza dare troppo fastidio.